Domande social-comuniste (… e non solo)


Domande social-comuniste (… e non solo).

 

Alla TV, sui giornali, nei talk show … hanno bombardato i cittadini che il comunismo era morto, tuttora è morto, una parola profana che fa storcere le bocche dal disgusto. Allora giù: bisogna tagliare la spesa sociale, sacrificarsi, il PIL decresce, il paese si è impoverito negli ultimi trent’anni …

FATTO: la Cina, paese comunista, nel 2050, se non prima (almeno stando alle statistiche ufficiali dopo l’ultima crisi economica), sarà la prima potenza economica mondiale. La Cina, un paese comunista! Abbiamo forse sbagliato sistema? Il modello cinese tra quarant’anni sarà quello dominante, certo, non quello che conosciamo ora, ma la domanda è lecita: dove stiamo andando?

 

DILEMMA: come togliere di mezzo tutta la classe politica italiana in un sol colpo e r-iniziare daccapo? Forse arriveremo prima allo sfruttamento fino all’osso di imprenditori e lavoratori dipendenti allo stesso modo che accade oggi a quelli cinesi … proporrei di spazzare via i sindacati insieme ai politici per ricominciare da zero anche in quel campo.

PROPOSTA: dare le redini del governo in proporzioni uguali a Camorra, Sacra Corona Unita, Ndrangheta e Mafia siciliana, si farebbe prima, senza un’inutile agonia.

DOMANDA: qualcuno sa dire in cosa credono i cinesi? Intendo la gente comune, non il governo. Se qualcuno lo sa, lo dica, potremmo fare un esposto al governo per proporlo a livello nazionale … almeno ci troveremo con quarant’anni in anticipo rispetto al resto d’Europa.

PROVOCAZIONE: l’Occidente non ha forse sbagliato direzione? Il secondo modello dopo quello cinese, che sembra avere molto successo di questi tempi, è quello della social (/cristiano) democrazia tedesca: partecipazione dei lavoratori alle decisioni e alle politiche delle aziende … SUGGERIMENTO: dite a Marchionne di imporre ai propri lavoratori l’acquisto di quote azionarie FIAT ai propri dipendenti, i lavoratori non s’inventeranno false malattie per vedere le partite di calcio (… ovviamente dopo che il sindacato sia stato creato ex-novo).

EDITTO ELLENISTA: governo ai filosofi, nominiamo senatori a vita o capi del governo Giuliano Ferrara, Sgarbi, Feltri e tutti gli attuali direttori dei telegiornali (escluso Mentana, non fosse che faccia qualcosa di buono!), senza dimenticare l’impunità per le più alte cariche dello stato e per il ruolo onorifico del quale sono stati insigniti.

FATTO: tra quarant’anni dovremo dire “Stati Uniti Socialisti d’America”, forse Cuba ritornerà nella propria “madrepatria”, anche perché lo spagnolo sarà la prima lingua riconosciuta negli Ussa, come il diritto all’immigrazione, anche se può succedere che tra quarant’anni gli Ussa saranno uno stato di emigranti!

PREVISIONE: tra quarant’anni Berlusconi sarà ricordato come il più grande statista del dopoguerra italiano e del nuovo millennio.

FATTO: per nostra fortuna siamo solo all’inizio del millennio, avremo circa 980-990 anni per migliorarci.

FATTO: Berlusconi, per fortuna degli italiani, non è immortale, per sua buona pace ci auguriamo che già nei prossimi quarant’anni ci possa già essere uno statista di caricatura più elevata.

PROPOSTA: introdurre di nuovo l’educatore, ma solo per la classe agiata, il resto della popolazione può tranquillamente sgobbare con il sudore per tirare a campare: bambini, adulti e anziani senza differenza. In questo modo si risparmierebbero miliardi e miliardi di euro (con buona pace dello stato sociale che tanto grava alle spese pubbliche), soldi da investire nella sanità, senza dottori e infermieri, o nelle telecomunicazioni senza ingegneri e elettrotecnici, o nell’IT senza informatici … in questo modo tra quarant’anni arriveremo ai livelli della Cina attuale, si potrà sempre chiamare “La via italiana allo sviluppo”. Ancora nessuno ci ha spiegato come sarà la Cina tra quarant’anni, per il momento la potenza del Dragone sembra avviata a una facile e trionfalistica ascesa che tanto fa venire i grattacapi a tutti i paesi occidentali. Toni catastrofici di perdita d’egemonia, con la Cina prima potenza economica mondiale, cosa cambierà per noi? C’è qualche buon giornalista che ce lo potrebbe spiegare? Sembra come se l’Europa e l’Italia siano destinate a essere l’ultima ruota del carro.

CHIAREZZA: i giornali di sinistra sono pieni di notizie di come il paese Italia stia andando alla deriva. A parte falsità e verità, c’è uno stralcio di giornalista o giornale che riesca a dire che cosa e come dovrebbe essere fatto per il paese? Proposte serie e dettagliate verso dove si vuole procedere e arrivare? E come? E risparmiateci gli anatemi di supposti cambiamenti strutturali. Come dovrebbe cambiare la sanità per funzionare meglio (senza obbligatoriamente fare tagli)? E la ricerca? E il sistema industriale? Se fossero indicate delle linee guida, anche il cittadino si sentirebbe partecipe dello stato e della società e delle istituzioni pubbliche, si sentirebbe partecipe della costruzione di un buon futuro per tutti e una buona società. Un giornalista, almeno uno che lo spieghi e qualche leader di partito … ovviamente dopo che sia tutto ricominciato da zero (vale anche per il giornalismo?) qui sarebbe da tirarci su le maniche da buon italiani, ma senza obiettivi e futuro, dove si va? Vale la pena? Allora chi ce lo fa fare a tirare su le maniche per quattro gatti che ne traggono profitto?

PROVOCAZIONE: tra tutte le statistiche di differenza tra nord e sud Italia, viene annoverata la qualità della vita? E se sì, in base a quali parametri? Se guadagno € 2000 al mese a Milano, ma non arrivo alla quarta settimana, e € 1300 a Cosenza e metto da parte 200 al mese, chi sta meglio? Inoltre, in queste statistiche, viene annoverato il fatturato della mafia? Anche se quest’ultima guadagna di più al nord che al sud, perché li rinveste del nord. Inoltre (FATTO), lo stato riversa miliardi di euro nel sud (banca o non banca del Meridione o Mezzogiorno come si voglia etichettarla), poi la mafia ringrazia e rinveste gli stessi soldi al nord … chi ci rimette? … i meridionali, la gente comune che ci rimette e si ritrova a emigrare o a tirare a campare, sono i veri cittadini del sud che dovrebbero lamentarsi perché i soldi li vedono solo transitare!

CONCLUSIONE: quale futuro? …….

…… quale futuro? C’è qualcuno che lo possa spiegare agli italiani?

 

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