Intervista all’avvocato Hisham M.H.


Hisham M. H., regolarmente iscritto all’ordine degli avvocati e praticante dell’attività dell’avvocatura.

“Eri a Tahrir venerdì scorso?”

“Certamente, sono andato la mattina e poi sono tornato la sera brevemente perché la gente andava via. È stata una manifestazione pacifica e corretta. I problemi sono sorti sabato mattina, per via di alcuni cittadini rimasti in piazza (i parenti delle persone uccise durante la rivoluzione. nds). I modi della polizia sono stati senza tatto, sbagliati. Se invece di usare la violenza avessero parlato tranquillamente, la gente se ne sarebbe andata senza fare problemi. Invece non capisco perché la polizia agisca in questa maniera così barbara sui cittadini”

“Forse sono stati istigati dalla gente?”

“No, la gente si stava comportando con rispetto, la polizia poteva dire “per favore, la manifestazione è terminata ieri … per piacere togliete le tende e per continuare la vostra protesta piantandole in un posto meno trafficato”, se avessero avuto un po’ più di tatto, forse non sarebbe accaduto nulla”

“Forse perché la polizia è sempre stata abituata dai tempi di Mubarak ad avere campo d’azione libero senza rispetto per nessuno e oggi si trova nell’incapacità di affrontare simili situazioni?”

“Certamente! La polizia non è abituata, ma soprattutto vuole vendicarsi per quello che è accaduto durante la rivoluzione, loro sono i primi ad aver perso. Inoltre l’escalation è andata in crescendo dopo il primo morto, perché non esiste essere umano che può non indignarsi davanti a tanto orrore e violenza da parte della polizia. La cosa strana, è che non c’è stato nessuno da parte dell’esercito che è sceso in piazza per parlare con le persone, con rispetto. Il presidente del consiglio, Asem Sharif, afferma di essere uno che era a Tahrir durante la rivoluzione, ma secondo me non lo era affatto! È uno che l’hanno messo in quella carica solo perché faceva comodo. Ha detto che sarebbe stato indipendente e avrebbe lavorato per il popolo, altrimenti sarebbe tornato in piazza, non ha fatto niente di tutto questo! Non ha detto neanche una parola in favore dei manifestanti, si preoccupava solo della congestione del traffico causata dai quei quattro gatti rimasti in piazza dopo venerdì. Scendi e parla con le persone se è vero che vieni da Tahrir! Questo era quello che avrebbe dovuto fare. Invece lui e il nuovo governo hanno seguito le orme di quello vecchio di Mubarak, trattano gli Shabeb come se fossero dei cani, senza rispetto e senza nessun senso umano, nessuno che scende in piazza e gli parla o dice loro quello che sta succedendo, e quando succede qualcosa li prendono solo a botte. Se picchi, hai una reazione, e l’escalation della violenza non può solo che aumentare. Hanno chiuso tutte le scuole qui al centro, e tutti questi studenti non avendo nulla da fare vanno in piazza, loro non capisco che cosa sta succedendo, ma capiscono l’ingiustizia della violenza gratuita, e per questo vanno a Tahrir”

“Non sono solo adolescenti quelli in piazza!”

“No, certo, ma quelli più giovani dovrebbero avere una famiglia che li tenga a casa, per la loro sicurezza. Per questo che i media parlano di molti adolescenti e giovanissimi che muoiono”

“Ma non possono essere parte di quei 4 milioni di bambini poveri che vivono nelle strade in Egitto e che non hanno una famiglia?”

“Ultimamente per me non ci sono in giro, ed è una cosa molto strana. Ne conosco molti, e recentemente ne ho incontrato uno completamente ripulito e pieno di soldi, e gli ho detto: “Ayman, il governo ti ha comprato! Ti ha ripulito ma ti tratta come un cane per rispedirti il prima possibile dal posto da cui vieni!”, chiaro mi ha risposto a brutto muso e me ne sono andato. Li comprano, li sfamano e li vestono bene per poi confonderli tra i manifestanti”

“Che cosa pensi di quello che accadrà a breve?”

“Già domenica avevo pensato che i militari avrebbero liberato la piazza, ma mi sono svegliato il giorno dopo con i ragazzi ancora là, non erano numerosi, ma determinati e presenti!”

“Che cosa pensi farà l’esercito?”

“La polizia e l’esercito sono scesi in strada sabato e domenica con una violenza che non avevo mai visto, neanche durante i giorni della rivoluzione. Hanno picchiato così forte le persone solo come si faceva con gli animali una volta, senza rispetto umano. Davano botte e colpivano in ogni posto, come spedizioni punitive, entravano nelle case e ci davano sotto senza pietà. I militari non sono abituati, pensano di combattere una guerra e non che sono in una città, dove devi proteggere i cittadini, i propri cittadini! Ma quello che ho visto sabato e domenica è stato il caos, l’inferno: uccidevano, picchiavano forte, sparavano a più non posso pallottole e gas lacrimogeni … molta gente è morta inalando i gas. Domenica ero in strada e li ho respirati anch’io, la sera non potevo ingoiare neanche un’oliva, mi sentivo soffocare; c’è qualcosa che non è normale in quei gas, non sono gli stessi che usavano a gennaio. E anche con le maschere antigas ho paura che non servano a niente” 

“Che pensi delle elezioni?”

“Sarà difficile che verranno fatte in simili condizioni, come lo stesso processo di Mubarak, inoltre come è possibile che durino 4 mesi?”

“Dicono che non ci sono giudici e polizia sufficiente, ma se fosse così potrebbero chiedere aiuto alle Nazioni Unite …”

“Ma in quel caso non potrebbero controllare l’andamento delle elezioni, questa è la verità. Siamo in uno stallo, come i processi militari agli Shabeb o alla gente ordinaria, sono una farsa, perché nei processi militali sono gli stessi ufficiali che agiscono come accusa e difesa dell’imputato, perché non esistono avvocati civili che abbiano studiato il diritto militare. Quindi come attendersi giustizia dai processi militari?”

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