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Quartiere di Embeba, dietro il Mahakama di via El Sudani.


Inaugurazione di una casa dove una coppia di sposi andrà a vivere.


Ho scattato la foto di questo rivenditore, perché mi ha colpito. Avrà avuto circa 17 anni, aveva lo sguardo frastornato e assente, non ho capito se fosse stanco o sotto qualche effetto di groghe. Purtroppo i giovani diseredati, senza una casa e una famiglia, racimolano soldi e li spendono tutti in droghe, spesso oppio. E’ un problema diffuso nei “vagabondi del nuovo millennio”.

Non voleva che lo fotografassi, ma alla fine ha ceduto. Dal mio punto di vista possedeva una carica comunicativa più di tutta la festa che ci circondava nella strada.

La particolarità di Embeba è di racchiudere una cultura e un modo di fare che assomiglia molto all’Italia di 50 anni fa, dove la divisione tra spazio femminile e maschile era nettissima.


Per quanto la separazione possa essere netta, acquista ad ogni modo un fascino peculiare in quanto la comunità sembra abbracciarti e proteggerti.


Sulla Cornice del Nilo nell’isola di Zamalek, sulla strada per andare a Tahrir.




Dopo un tratto camminando, sulla stessa sponda del Nilo, sono entrato in questo posto perché … me la stavo facendo sotto … mi sono trovato davanti questo locale semi. mhm, direi completamente distrutto. Doveva essere molto chic, non ci sono mai entrato prima quando in funzione, però sembrava frequentato dall’alta società, o comunque per chi non avesse problemi economici. Mi sono domandato se non sia stato distrutto o saccheggiato durante i giorni della rivoluzione, non potrei metterci la mano sul fuoco, ma mi viene da pensare che sia così.








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La seconda tappa del giorno è a piazza Tahrir dove c’è stata una manifestazione a favore della rivoluzione e intifada palestinese. La partecipazione è stata molto sentita, sebbene non abbia raggiunto minimamente le dimensioni che si erano viste durante i giorni della rivoluzione.










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La terza parte è al Maadi, dove c’è stato un festival di musica che assomigliava molto al concerto del primo maggio a Roma.


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L’energia sotto il palco era effervescente.
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